Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5212 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:5212SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di ingiunzione di demolizione di opere edilizie ritenute abusive è legittimo e vincolato per l'amministrazione, senza che sia necessaria una specifica valutazione dell'interesse pubblico o un bilanciamento con gli interessi privati, in quanto l'abuso edilizio configura una violazione dell'ordinamento giuridico che non può essere sanata dal mero decorso del tempo. L'amministrazione, una volta accertata l'assenza del titolo edilizio per le opere realizzate, è tenuta a ingiungerne la demolizione ai sensi dell'art. 33 del d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia), senza che sia necessario indicare ulteriori norme urbanistiche violate o effettuare una ponderata valutazione delle ragioni a sostegno del provvedimento, essendo sufficiente il richiamo alla norma di legge applicabile. La qualificazione dell'intervento come ristrutturazione edilizia, anziché manutenzione straordinaria, è legittima laddove le opere realizzate, anche se limitate a una parte dell'edificio, abbiano trasformato l'organismo edilizio rendendolo diverso dal precedente, ai sensi dell'art. 3, comma 1, lett. d) del d.P.R. n. 380/2001. L'amministrazione non è tenuta a richiedere il parere della Soprintendenza ai beni culturali e ambientali prima di ingiungere la demolizione, essendo tale adempimento previsto solo nella successiva fase di esecuzione materiale dell'ordine di demolizione, qualora si renda necessario intervenire sull'immobile per realizzare la demolizione senza compromettere le parti legittime dello stesso.

Sentenza completa

N. 12029/2008
REG.RIC.

N. 05212/2013 REG.PROV.COLL.

N. 12029/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 12029 del 2008, proposto da:
Cenci David, rappresentato e difeso dall'avv. Giovanni Pallottino, con domicilio in Roma, via Oslavia, 14;

contro

Comune di Roma, rappresentato e difeso dall'avv. Giorgio Pasquali, con domicilio in Roma, via del Tempio di Giove n.21;

per l'annullamento

di provvedimento contenente ingiunzione di demolizione di opere edilizie.

Visti il ricorso ed i relativi allegati.

Visto l'atto di costituzione in giudizio del Comune di Roma (ora Roma Capitale).

Viste le memorie difensive.

Visti tutti gli atti della causa.

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