Consiglio di Stato sentenza n. 3660 del 2018

ECLI:IT:CDS:2018:3660SENT

Massima

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Il Comune può legittimamente negare la concessione in sanatoria e ordinare la demolizione di un manufatto edilizio realizzato abusivamente e successivamente oggetto di condono, qualora l'intervento di ristrutturazione effettuato dal privato, pur non comportando un incremento volumetrico rilevante in termini assoluti, determini comunque un aumento della superficie coperta superiore al 10% dell'edificato preesistente, in violazione delle previsioni normative che, anche nelle ristrutturazioni totali, vietano modifiche dell'involucro edilizio e aumenti dei volumi, consentendo al più incrementi della superficie pavimentata che non creino nuovo volume. Infatti, la norma regolamentare comunale che disciplina gli interventi edilizi nelle diverse zone del territorio non può derogare ai limiti e alle tipologie di intervento previsti dalla normativa statale e regionale in materia di ristrutturazione edilizia, rientrando nella discrezionalità pianificatoria del Comune l'individuazione degli interventi concretamente realizzabili, nel rispetto dei principi e dei vincoli posti dalla legislazione sovraordinata. Pertanto, in assenza del previo rilascio del necessario titolo edilizio, l'ordine di demolizione del manufatto abusivo risulta legittimo, non potendo trovare applicazione il meccanismo della tolleranza edilizia, introdotto successivamente e comunque riferito a scostamenti non superiori al 2% rispetto al progetto approvato.

Sentenza completa

Pubblicato il 14/06/2018

N. 03660/2018REG.PROV.COLL.

N. 04055/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4055 del 2007, proposto da
Hotel Brigantino S.n.c. di Ghirardini Cinzia, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Giorgio Fregni, con domicilio eletto presso lo studio Stelio Gicca Palli in Roma, via G. Antonelli n. 50;

contro

Comune di Cervia, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Benedetto Graziosi, con domicilio eletto presso lo studio Srl Placidi in Roma, via Barnaba Tortolini 30;
Provincia di Ravenna non costituito in giudizio;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo …

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