Cassazione penale Sez. I sentenza n. 16215 del 26 aprile 2010

ECLI:IT:CASS:2010:16215PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale e la conseguente confisca di beni nel procedimento di prevenzione sono autonomi e indipendenti rispetto all'esito del processo penale, non essendo necessaria la contestualità temporale tra l'acquisizione dei beni e la contestazione della pericolosità. Pertanto, l'esclusione della responsabilità penale per alcuni fatti non incide sulla valutazione della pericolosità sociale e sulla legittimità della confisca, qualora sussistano altri elementi probatori che dimostrino l'appartenenza del soggetto a un contesto criminale e la disponibilità dei beni confiscati. Il giudizio di prevenzione, infatti, si fonda su una valutazione complessiva della personalità e della condotta del soggetto, senza essere vincolato all'accertamento della responsabilità penale per specifici reati. Inoltre, la mancata contestualità temporale tra l'acquisizione dei beni e la contestazione della pericolosità non inficia la legittimità della confisca, purché sia dimostrata la correlazione tra il patrimonio e l'attività illecita svolta. In tali casi, il giudice di prevenzione può legittimamente disporre la confisca dei beni, anche in assenza di una sentenza penale di condanna, qualora ritenga che il patrimonio sia frutto di attività delittuose o ne costituisca il reimpiego.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - rel. Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DI. BR. PA. , N. IL (OMESSO);

2) CH. ST. , N. IL (OMESSO);

avverso il decreto n. 3/2008 CORTE APPELLO di BARI, del 02/07/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. UMBERTO GIORDANO;

lette le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto.

OSSERVA

Con decreto in data 21/6/02 il Tribunale di Foggia ha applicato a Di. Br. Ar. - considerato indiziato di appartenenza al clan malavitoso capeggiato da Te. An. , dedito ad esto…

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