Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 33313 del 27 agosto 2012

ECLI:IT:CASS:2012:33313PEN

Massima

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Il sequestro probatorio e preventivo di un bene deve essere adeguatamente motivato, con riferimento specifico alla persistenza delle esigenze probatorie o cautelari che lo giustificano. Il giudice deve indicare in modo chiaro e dettagliato le concrete finalità probatorie che rendono necessario il mantenimento del vincolo reale, anche in relazione agli accertamenti tecnici già svolti, nonché i gravi indizi di pericolo di aggravamento o protrazione delle conseguenze del reato che legittimano l'adozione del sequestro preventivo. La mera affermazione generica della sussistenza di tali presupposti, senza adeguata motivazione, determina l'illegittimità del provvedimento, che deve essere annullato con rinvio per un nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO Carlo G. - Presidente

Dott. FOTI G. - rel. Consigliere

Dott. D'ISA Claudio - Consigliere

Dott. MASSAFRA Umberto - Consigliere

Dott. VITELLI CASELLA Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza a 73/2010 TRIB. BARI SEZ. DIST. di ALTAMURA, del 13/12/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO FOTI;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)) che ha chiesto l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato.

RITENUTO IN FATTO

-1- (OMISSIS) e (OMISSIS), nelle rispettive qualita', il primo, di amministratore unico e leg…

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