Il provvedimento di annullamento in autotutela di un atto amministrativo, adottato a seguito di rilievi formulati dall'Ufficio Centrale di Bilancio e dalla Corte dei Conti in merito alla sua illegittimità per violazione dell'art. 12 della legge n. 241/1990, è legittimo e non determina responsabilità contrattuale dell'amministrazione, in quanto il privato non ha potuto maturare un legittimo affidamento sull'erogazione del contributo, essendo la sua concessione subordinata all'approvazione del piano esecutivo da parte del Ministero e alla registrazione del decreto da parte dell'organo di controllo. Tuttavia, l'amministrazione può essere chiamata a rispondere in sede di responsabilità precontrattuale per la mancata integrazione della documentazione richiesta, con conseguente risarcimento del solo interesse negativo, ovvero della perdita di chance per le occasioni di guadagno alternative cui il privato avrebbe potuto attingere in assenza del contegno dannoso dell'amministrazione, purché tale danno sia stato adeguatamente provato.