Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 1219 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:1219SENT

Massima

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L'occupazione abusiva del suolo pubblico per fini commerciali, in assenza di valido titolo concessorio, legittima l'adozione da parte del Sindaco di provvedimenti sanzionatori, quali l'ordine di immediata rimozione delle opere abusive e la chiusura temporanea dell'esercizio, ai sensi dell'art. 3, comma 16, della legge n. 94 del 2009. Tale potere sanzionatorio, attribuito al Sindaco in via ordinaria e a prescindere da situazioni contingibili ed urgenti, è esercitato in modo vincolato sulla base delle determinazioni generali stabilite con apposita ordinanza sindacale, senza che il Dirigente competente possa compiere ulteriori valutazioni discrezionali. L'accertamento dell'occupazione abusiva, effettuato dalla Polizia Locale con verbale assistito da fede privilegiata, costituisce presupposto sufficiente per l'adozione dei provvedimenti sanzionatori, a prescindere dall'esito di eventuali impugnazioni del verbale stesso, in quanto l'annullamento di quest'ultimo non farebbe comunque venire meno il presupposto fattuale a base del provvedimento. Inoltre, ai fini della legittimità dell'occupazione, non è sufficiente il titolo concessorio rilasciato ad altro esercizio, essendo necessario che l'impresa che si avvale del suolo pubblico sia essa stessa titolare del relativo provvedimento abilitativo. Il principio di proporzionalità e adeguatezza della sanzione è rispettato dall'Amministrazione, la quale, nell'esercizio del proprio potere discrezionale, ha ritenuto opportuno e congruo per tali violazioni l'adozione del provvedimento di chiusura temporanea dell'esercizio, nella misura minima prevista dalla legge.

Sentenza completa

N. 03656/2013
REG.RIC.

N. 01219/2014 REG.PROV.COLL.

N. 03656/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3656 del 2013, proposto da:
Gabriele D'Ariano, in proprio e quale titolare dell’omonima ditta individuale, rappresentato e difeso dagli avv.ti Claudio Coppacchioli e Daniele Di Stasio, con domicilio eletto presso Claudio Coppacchioli in Roma, via Giacinto Carini, 32 - Pal. A;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avv. Alessandro Rizzo, con domicilio eletto presso l’Avvocatura Capitolina in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale n. 49 del 9 aprile 2013, con cui il Direttore dell’…

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