Cassazione penale Sez. II sentenza n. 17953 del 28 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:17953PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la credibilità e l'attendibilità delle dichiarazioni rese dalle persone offese, deve effettuare un esame penetrante e rigoroso, verificando la coerenza intrinseca del loro racconto e la sua compatibilità con gli altri elementi probatori acquisiti, senza limitarsi a una mera riproposizione delle tesi difensive disattese nei giudizi di merito. Le eventuali discrasie o incongruenze nel narrato delle vittime possono essere giustificate dalla progressiva chiarezza e analiticità della loro esposizione, senza che ciò infici necessariamente l'attendibilità complessiva del loro resoconto. Inoltre, l'inutilizzabilità delle dichiarazioni rese dalle persone offese non sussiste nel caso in cui, al momento della loro audizione, non fossero ancora emersi a loro carico precisi indizi di reità, tali da renderle indagate in un procedimento connesso. Pertanto, la valutazione della credibilità soggettiva e dell'attendibilità intrinseca delle dichiarazioni della persona offesa, adeguatamente motivata, può costituire autonomo e sufficiente fondamento per l'affermazione della responsabilità penale dell'imputato, senza che sia necessaria una confutazione esplicita di tutte le tesi difensive disattese.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BELTRANI Sergio - Presidente

Dott. BORSELLINO Maria Daniela - Consigliere

Dott. PACILLI G.A.R. - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - rel. Consigliere

Dott. NICASTRO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/10/2021 della CORTE di APPELLO di CATANZARO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere FABIO DI PISA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore GARGIULO RAFFAELE che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO<…

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