Cassazione penale Sez. V sentenza n. 26585 del 11 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:26585PEN

Massima

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Il reato di violenza privata di cui all'art. 610 c.p. si configura quando la condotta dell'agente, attraverso minacce o altri mezzi di coercizione, determina una limitazione della libertà di autodeterminazione della persona offesa, costringendola a compiere, tollerare od omettere qualcosa contro la propria volontà. A tal fine, il requisito della minaccia si identifica in qualsiasi comportamento o atteggiamento, sia verso il soggetto passivo sia verso altri, idoneo a incutere timore e a suscitare la preoccupazione di subire un danno ingiusto, finalizzato a ottenere che, mediante tale intimidazione, il soggetto passivo sia indotto a tenere una condotta diversa da quella voluta. La valutazione del giudice di merito circa la sussistenza degli elementi costitutivi del reato e la liquidazione equitativa del danno morale subito dalla persona offesa, purché congruamente motivata, è incensurabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogica o viziata da errori di diritto. L'intervenuta abrogazione di un reato non incide sulla competenza del giudice penale a conoscere del risarcimento del danno derivante dal fatto, qualora la gravità complessiva delle condotte poste in essere in danno della persona offesa giustifichi il mantenimento della statuizione civile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/11/2015 della CORTE APPELLO di ANCONA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ALFREDO GUARDIANO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. FILIPPI PAOLA che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per prescrizione.
FATTO E DIRITTO
1. Con la sentenza impugnata la corte di appello di Ancona, in parziale riforma della sentenza con cu…

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