Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 37755 del 22 ottobre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:37755PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che si appropria indebitamente di beni mobili o valori affidati alla sua custodia o al suo controllo nell'esercizio delle sue funzioni commette il reato di peculato, il quale è configurabile anche in presenza di elementi indiziari convergenti e di dichiarazioni testimoniali che, pur non essendo dirette, risultino logicamente e giuridicamente coerenti e sufficienti a provare la responsabilità dell'agente, senza che sia necessaria la prova diretta del fatto. In tali casi, la motivazione della sentenza di condanna deve dare conto in modo esaustivo e logicamente coerente degli elementi di prova posti a fondamento della decisione, superando adeguatamente le argomentazioni difensive, anche quando queste si basino su mere deduzioni di fatto o sull'inverosimiglianza dell'ipotesi accusatoria. L'utilizzabilità delle dichiarazioni di un coimputato, rese senza l'assistenza del difensore, è subordinata alla loro conferma in un successivo interrogatorio regolarmente svolto, non essendo sufficiente il mero richiamo a tali dichiarazioni nella motivazione della sentenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. SERPICO Francesc - rel. Consigliere

Dott. GRAMENDOLA ((omissis)) - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CO. DO. N. IL (OMESSO);

2) PA. GA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1890/2006 CORTE APPELLO di MESSINA, del 11/11/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 28/09/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO SERPICO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'ANGELO G., che ha concluso per: dichiararsi inammissibili i ricorsi.

OSSERVA

Sull'appello proposto da CO.…

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