Cassazione penale Sez. II sentenza n. 37574 del 11 settembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:37574PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il tentativo di reato si configura quando l'agente compie atti idonei e diretti in modo non equivoco alla commissione di un delitto, anche se questi non si perfezionano per cause indipendenti dalla sua volontà. Ai fini della punibilità del tentativo, rileva l'idoneità causale degli atti compiuti per il conseguimento dell'obiettivo delittuoso nonché l'univocità della loro destinazione, da apprezzarsi con valutazione ex ante in rapporto alle circostanze di fatto e alle modalità della condotta, a prescindere dalla distinzione tra atti preparatori ed atti esecutivi. Pertanto, anche un atto preparatorio può integrare gli estremi del tentativo punibile, purché sia idoneo e diretto in modo non equivoco alla consumazione di un reato, ossia qualora abbia la capacità, sulla base di una valutazione ex ante e in relazione alle circostanze del caso, di raggiungere il risultato prefisso e a tale risultato sia univocamente diretto. La sussistenza del tentativo si desume da elementi indiziari quali i ripetuti sopralluoghi, il posizionamento strategico dei mezzi e delle persone, il travisamento, il possesso di oggetti idonei all'uso come armi e la predisposizione di modalità per agevolare la fuga, che nel loro complesso rivelino l'univoco proposito criminoso. Il giudizio sulla sussistenza delle circostanze attenuanti generiche è rimesso alla discrezionalità del giudice di merito, la cui motivazione, purché congrua e non contraddittoria, non è sindacabile in cassazione, neppure quando difetti di uno specifico apprezzamento per ciascuno dei pretesi fattori attenuanti indicati nell'interesse dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andr - rel. Consigliere

Dott. PACILLI G. A.R. - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi rispettivamente proposti nell'interesse di:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS), di fiducia;
e di:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS), di fiducia;
avverso la sentenza della Corte di appello di Roma, seconda sezione penale, n. 4582/2015, in data 26/09/2017;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere, Dott. Andrea Pellegrino;
udita la requisitoria …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.