Cassazione penale Sez. I sentenza n. 48408 del 28 dicembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:48408PEN

Massima

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Il giudice di merito è tenuto a valutare con particolare rigore l'attualità della pericolosità sociale del soggetto sottoposto a misura di prevenzione, anche quando si tratti di persona ritenuta appartenente ad associazioni criminali di tipo mafioso o dedite al traffico di stupefacenti, qualora sia trascorso un notevole lasso di tempo dalla commissione dei fatti posti a fondamento della misura. Tale valutazione deve tenere conto in modo specifico e puntuale degli effetti del trattamento penitenziario sull'evoluzione della personalità del soggetto, senza poter presumere in modo assoluto la persistenza della pericolosità sociale sulla base dei soli precedenti penali. La motivazione del provvedimento deve indicare in modo chiaro e logico i dati fattuali e le ragioni che hanno condotto il giudice a ritenere sussistente o meno l'attualità della pericolosità sociale, al fine di consentire un effettivo controllo di legittimità sulla decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

Dott. BONITO Francesc - rel. Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMESSO), N. IL (OMESSO);

avverso il decreto n. 13/2010 CORTE APPELLO di CATANZARO, del 04/03/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO MARIA SILVIO BONITO;

lette le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), il quale ha chiesto l'annullamento del decreto con rinvio.

La Corte:

OSSERVA IN FATTO ED IN DIRITTO

1. La Corte di Appello di Catanzaro, con decreto del 4 …

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