Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2928 del 22 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:2928PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione avverso la sentenza di condanna del giudice di pace, che deduca il vizio di motivazione in riferimento alla valutazione della prova, deve essere qualificato come appello, in quanto l'impugnazione dell'imputato contro la pronuncia di condanna penale estende i suoi effetti anche alle statuizioni civili dipendenti dalla condanna, in applicazione dell'art. 574, comma 4, c.p.p. Ciò in quanto, nel procedimento davanti al giudice di pace, l'impugnazione dell'imputato contro la sentenza di condanna penale, anche se non risulti espressamente impugnato il capo relativo alla condanna al risarcimento del danno, deve essere qualificata come appello, in quanto il vizio di motivazione dedotto in riferimento all'apprezzamento della prova incide anche sulle statuizioni civili dipendenti dalla condanna penale. Pertanto, in tali casi, il ricorso per cassazione deve essere trasmesso al tribunale competente per il giudizio di appello.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMATO Alfonso - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. DE BERNARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. MASSAFRA Umberto - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PA. AL., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 15/02/2008 GIUDICE DI PACE di OSTIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. DIDONE ANTONIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita'.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con sentenza del Giudice di pace di Rom…

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