Cassazione penale Sez. V sentenza n. 41339 del 7 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:41339PEN

Massima

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Il diritto di impugnazione della sentenza di proscioglimento da parte della persona offesa è tassativamente disciplinato dal D.Lgs. n. 274 del 2000, che lo riconosce solo nell'ipotesi in cui la persona offesa abbia chiesto la citazione a giudizio dell'imputato ai sensi dell'art. 21 del medesimo decreto. Qualora, invece, la citazione sia avvenuta nelle forme di cui all'art. 20, la persona offesa non è legittimata ad impugnare la sentenza di proscioglimento, neppure ai soli effetti civili, in applicazione del principio di tassatività dei mezzi di impugnazione. La mancata costituzione di parte civile nel procedimento dinanzi al Giudice di Pace esclude altresì il diritto di impugnazione della sentenza ai sensi dell'art. 576 c.p.p. in combinato disposto con l'art. 2 del D.Lgs. n. 274 del 2000.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

quale persona offesa nel procedimento nei confronti di:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 15/5/2012 del Giudice di Pace di Roma;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Luca Pistorelli;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. IZZO Gioacchino, che ha concluso per l'annullamento con rinvio del provvedime…

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