Cassazione penale Sez. III sentenza n. 6226 del 9 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:6226PEN

Massima

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Il pericolo concreto ed attuale di reiterazione di reati della stessa specie, desumibile dalla gravità e modalità della condotta, dalla personalità dell'indagato e dai suoi precedenti penali, anche di natura internazionale, giustifica l'applicazione della misura cautelare più afflittiva della custodia in carcere, ritenuta l'unica idonea a fronteggiare adeguatamente le esigenze cautelari, in quanto le misure meno restrittive, come gli arresti domiciliari anche con l'uso del braccialetto elettronico, risultano inidonee a scongiurare il pericolo di commissione di ulteriori reati, attesa la concreta possibilità di delinquere anche dal domicilio, in ragione della personalità e dei precedenti penali dell'indagato. La motivazione sulla non idoneità degli arresti domiciliari a tutelare le esigenze cautelari, fondata sul pericolo concreto ed attuale di reiterazione dei reati dal domicilio, rende irrilevante l'omessa specifica motivazione sul diniego dell'applicazione del braccialetto elettronico, in quanto quest'ultimo strumento garantisce solo l'osservanza della prescrizione di non allontanarsi dal luogo degli arresti, senza incidere sulla possibilità di commettere nuovi reati dal domicilio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. SOCCI Angelo M. - rel. Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 21/08/2017 del TRIB. LIBERTA' di ROMA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANGELO MATTEO SOCCI;
sentite le conclusioni del PG Dr. GIANLUIGI PRATOLA: "Inammissibilita' del ricorso";
udito il difensore, Avv. (OMISSIS), che ha concluso per: "Accoglimento del ricorso".
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Roma, sezione per il riesame, con ordinanza del 21 agosto 2017, confermava l'ordinan…

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