Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26892 del 20 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:26892PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La partecipazione all'associazione mafiosa ai fini dell'applicazione di misure cautelari personali può essere desunta da qualunque elemento probatorio idoneo a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato, senza che sia necessario il rispetto dei requisiti di precisione, gravità e concordanza degli indizi richiesti per il giudizio di merito ai sensi dell'art. 192, comma 2, c.p.p. Ciò in quanto i "gravi indizi di colpevolezza" di cui all'art. 273 c.p.p. non corrispondono agli "indizi" di cui all'art. 192 c.p.p., essendo sufficiente, nel procedimento cautelare, qualsiasi elemento probatorio che consenta di formulare un giudizio prognostico di ragionevole e alta probabilità di colpevolezza, a differenza del giudizio di merito, orientato all'acquisizione della certezza processuale. Pertanto, ai fini dell'emissione di una misura cautelare personale, il giudice può valorizzare anche la partecipazione dell'indagato a riunioni operative del sodalizio criminoso, le sue conversazioni intercettate che evidenzino la consapevolezza di essere parte attiva di un'associazione mafiosa, nonché il suo ruolo imprenditoriale all'interno dell'organizzazione, senza che sia necessario il riscontro di dichiarazioni di collaboratori di giustizia o l'emissione di una ordinanza cautelare a suo carico da parte delle forze dell'ordine. Ciò in quanto la forza intimidatrice e di assoggettamento deve essere valutata con riferimento all'intero sodalizio, non necessariamente al singolo associato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - rel. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. CARRELLI Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 764/2012 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 10/09/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SERGIO BELTRANI;

sentite le conclusioni del PG Dott. D'AMBROSIO Vito, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

sentite le conclusioni del difensore di fiducia dell'indagato, avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento dei motivi del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tri…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.