Cassazione penale Sez. I sentenza n. 40734 del 13 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:40734PEN

Massima

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La confisca dei beni ai sensi dell'art. 12-sexies del d.l. n. 306/1992 è disposta quando sussiste una sproporzione tra il valore dei beni nella disponibilità del condannato e il suo reddito dichiarato o la sua attività economica, e il proprietario non sia in grado di giustificarne la legittima provenienza. A tal fine, il giudice può desumere l'illecita provenienza dei beni da indizi gravi, precisi e concordanti, quali l'esiguo reddito dichiarato dal soggetto, la custodia del denaro in cassaforte per ostacolare la tracciabilità, nonché il compimento di significative modifiche su beni intestati a terzi, indice di una sostanziale e prolungata signoria su di essi. La confisca è obbligatoria e non richiede la dimostrazione della diretta pertinenza dei beni al reato, essendo sufficiente l'accertamento della loro origine illecita e della sproporzione rispetto ai redditi dichiarati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONITO Francesco M.S. - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - rel. Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), n. il (OMISSIS);
(OMISSIS), n. il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 757/2016 del G.I.P. del TRIBUNALE DI BRESCIA del 03/05/2017;
sentita la relazione fatta dal Consigliere dott. Aldo Esposito;
lette le conclusioni del Procuratore generale, in persona del dott. Galli Massimo, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 03/05/2017 il G.I.P. del Tribunale di Brescia, in funzione di giudice dell'esecuzione, ha rige…

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