Cassazione penale Sez. III sentenza n. 10595 del 7 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:10595PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La Corte di Cassazione, nel sindacare la legittimità di un provvedimento cautelare, non può riesaminare nel merito gli elementi fattuali e probatori valutati dal giudice di merito, ma deve limitarsi a verificare la congruità e la logicità della motivazione rispetto ai presupposti di legge per l'applicazione della misura, ovvero la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari. Il controllo di legittimità non riguarda la ricostruzione dei fatti né l'apprezzamento del giudice di merito circa l'attendibilità delle fonti e la rilevanza dei dati probatori, essendo preclusa la mera prospettazione di una diversa valutazione delle circostanze già esaminate dal giudice di merito. Pertanto, ove venga denunciato il vizio di motivazione in ordine alla consistenza dei gravi indizi di colpevolezza, è demandato al giudice di merito il compito di valutare il peso probatorio degli elementi indizianti, mentre alla Corte di Cassazione spetta solo il controllo della congruenza della motivazione rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie. Analogamente, in tema di scelta delle misure cautelari, ai fini della motivazione del provvedimento di custodia in carcere, non è necessaria un'analitica dimostrazione delle ragioni che rendono inadeguata ogni altra misura, essendo sufficiente che il giudice indichi con argomenti logico-giuridici tratti dalla natura e dalle modalità di commissione del reato nonché della personalità dell'indagato gli elementi specifici che inducono ragionevolmente a ritenere la custodia in carcere come la misura più adeguata al fine di impedire la prosecuzione dell'attività criminosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo Maria - Presidente

Dott. AMORESANO Silvio - rel. Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) nato il (OMISSIS);

2) (OMISSIS) nato il (OMISSIS);

3) (OMISSIS) nato il (OMISSIS);

4) (OMISSIS) nato il (OMISSIS);

5) (OMISSIS) nato il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza dell'8.6.2012 del Tribunale di Torino;

sentita la relazione svolta dal Consigliere Silvio Amoresano;

sentite le conclusioni del P.G., Dr. Sante Spinaci, che ha chiesto rigettarsi il ricorso;

sentito il difensore, avv. (OMISSIS) in sostit. Avv. (…

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