Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28929 del 15 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:28929PEN

Massima

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Il possesso di un bene agevolmente identificabile come proveniente da reato, come un telefono cellulare, rende inverosimile la versione difensiva dell'acquirente circa la legittima provenienza dello stesso, integrando l'elemento soggettivo del reato di ricettazione, senza possibilità di derubricazione al reato di acquisto di cose di sospetta provenienza. I giudici di merito, nel valutare la congruenza logica delle giustificazioni offerte dall'imputato, possono ritenere "ingiustificata" la provenienza legittima del bene, sulla base di un quadro motivazionale adeguato e sufficiente a sostenere la sussistenza dell'elemento psicologico del reato di ricettazione e l'esclusione dell'applicabilità dell'ipotesi attenuata di cui all'art. 712 c.p., senza che ciò possa essere ulteriormente scrutinato in sede di legittimità, ove risulti rispettato l'obbligo di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BE. YO. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 29/11/2006 CORTE APPELLO di CATANIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. MACCHIA ALBERTO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Con sentenza del 29 novembre 2006, la Corte di appello di Catania ha confermato la s…

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