Cassazione penale Sez. II sentenza n. 40819 del 2 ottobre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:40819PEN

Massima

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Il delitto di truffa aggravata si configura quando l'agente, mediante artifizi o raggiri, determina un errore nella psiche della persona offesa, inducendola a compiere un atto di disposizione patrimoniale dannoso per sé o per altri, a differenza del delitto di insolvenza fraudolenta che richiede la mera dissimulazione di una condizione di insolvenza preesistente al momento della conclusione dell'obbligazione. Pertanto, nel caso in cui l'obbligazione contratta dall'agente abbia ad oggetto una prestazione di fare, come la conclusione di un contratto, e non una prestazione di dare, la fattispecie concreta non può essere inquadrata nel delitto di insolvenza fraudolenta di cui all'art. 641 c.p., ma integra il reato di truffa aggravata ex artt. 110 e 640 c.p., laddove l'agente, anche mediante la consegna di assegni postdatati con la falsa assicurazione del loro buon fine, abbia determinato un errore nella vittima inducendola a compiere un atto di disposizione patrimoniale dannoso. Il giudice di appello, nel confermare la decisione del primo giudice, non è tenuto a replicare specificamente a tutte le argomentazioni dedotte nell'atto di impugnazione, essendo sufficiente che la struttura giustificativa della sentenza di secondo grado si saldi con quella di primo grado, formando un unico complessivo corpo argomentativo, laddove i giudici del gravame abbiano esaminato le censure proposte con criteri omogenei a quelli del primo giudice ed abbiano operato il puntuale riferimento ai passaggi logico-giuridici della prima sentenza, concordando nell'analisi e nella valutazione degli elementi di prova posti a fondamento della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IANNELLI Enzo - rel. Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. ALMA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 405/2012 CORTE APPELLO di CAMPOBASSO, del 09/12/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/09/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENZO IANNELLI;

Letti gli atti, la sentenza impugnata, il ricorso;

Udita la relazione del cons. ((omissis));

Udite le conclusioni del S. Procuratore generale, (…

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