Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13250 del 8 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:13250PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, in violazione di specifiche norme di legge o di atti aventi forza di legge, redige un provvedimento amministrativo di annullamento o revoca di una sanzione pecuniaria, attestando falsamente circostanze esimenti o altre causali inesistenti, al fine di procurare un ingiusto vantaggio patrimoniale al destinatario della sanzione, commette il reato di falso ideologico in atto pubblico ex art. 479 c.p. e il reato di abuso di ufficio ex art. 323 c.p. Tali reati non sono assorbiti l'uno nell'altro quando la condotta di falsificazione rappresenta solo una parte della più ampia condotta di abuso, essendo la falsità uno strumento per realizzare l'ingiusto vantaggio. L'elemento soggettivo del dolo è integrato dalla consapevolezza e volontarietà della falsa attestazione, a prescindere da eventuali prassi consolidate nell'ufficio o dalla genericità della causale utilizzata. L'annullamento o la revoca di atti amministrativi ad efficacia istantanea, come le sanzioni pecuniarie, è possibile solo nei casi e con le modalità previste dalla legge, non essendo consentito all'organo accertatore procedere autonomamente all'archiviazione. Il modesto importo del vantaggio patrimoniale conseguito non esclude la rilevanza penale della condotta, né giustifica l'applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto o della circostanza attenuante del fatto di particolare tenuità, dovendo il giudice valutare la condotta nel suo complesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. MOROSINI E. M. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/12/2018 della CORTE di APPELLO di BRESCIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione svolta dal Consigliere MOROSINI Elisabetta Maria;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Giordano Luigi, che ha concluso chiedendo il rigetto dei ricorsi;
lette le conclusioni dei difensori, avv. (OMISSIS) e avv. (OMISSIS), per (OM…

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