Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 7401 del 2006

ECLI:IT:TARNA:2006:7401SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive, in quanto atto vincolato, è sufficientemente motivato con il mero accertamento dell'assenza o difformità della concessione edilizia, essendo "in re ipsa" l'interesse pubblico alla rimozione dell'abuso. La presentazione della domanda di sanatoria ex art. 13 L. n. 47/1985 nel termine assegnato per la demolizione non priva di efficacia l'ordinanza di demolizione, ma ne paralizza momentaneamente gli effetti, fino alla formazione del silenzio-diniego o all'emissione di un esplicito provvedimento di rigetto, momenti dai quali gli effetti sanzionatori riprendono nuovamente vigore, senza bisogno di una nuova ordinanza, salva l'ipotesi di tempestiva impugnazione del diniego tacito o del rigetto. L'acquisizione gratuita dell'immobile costruito illecitamente opera per effetto dell'inutile scadenza del termine assegnato per la spontanea demolizione, senza che gli atti a tali fini adottati dall'Amministrazione necessitino di particolare motivazione. La circostanza che la zona interessata dalle opere abusive sia caratterizzata dalla presenza di altre costruzioni abusive e/o condonate non è di per sé sufficiente a rendere lecita la realizzazione di ulteriori costruzioni in assenza della concessione edilizia, né a far nascere l'obbligo del Comune di modificare gli strumenti urbanistici in funzione delle costruzioni realizzate o realizzande contra jus. La mancata indicazione di precisi confini ovvero dell'area di sedime che verrebbe acquisita in caso di inottemperanza all'ordine di demolizione non costituisce causa di illegittimità dell'ingiunzione a demolire, in quanto tali indicazioni più propriamente si appartengono al successivo atto di accertamento dell'inottemperanza e di acquisizione gratuita al patrimonio comunale. Infine, la mancata comunicazione dell'avvio del procedimento non determina l'annullabilità del provvedimento amministrativo qualora l'Amministrazione dimostri in giudizio che il contenuto del provvedimento non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER LA CAMPANIA – NAPOLI 
SEZIONE SECONDA
composto dai Magistrati:
Dr. Antonio Onorato                               Presidente
Dr. Andrea Pannone                               Consigliere
Dr. Anna Pappalardo Consigliere
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n.  1094/2005, proposto dalla sig.ra Vincenza Iorio rappresentata e difesa dall'avv. Carmine Di Mauro con cui elettivamente domicilia in  Napoli, via Giustiniano n. 136,
contro
il Comune di Casoria, in persona del Sindaco e legale rappresentante pro-tempore, costituito in giudizio rappresentato e difeso dagli avv.ti Giovanni Cresci e Mauto Iavarone e con gli stessi ex lege domiciliato in Napoli presso la Segreteria della Sezione,
per l'annullamento
delle ordinanze 10 novembre 2004 n. 445 e 18 novembre 2004 n. 461 di demolizione di opere edilizie ritenute abusive,
e per l'acc…

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