Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 13600 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:13600SENT

Massima

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Il mancato rispetto dell'obbligo di preventiva comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza, imposto dall'art. 10-bis della l.n. 241/1990, determina l'annullamento del provvedimento discrezionale, senza che sia consentito all'Amministrazione dimostrare in giudizio che il provvedimento non avrebbe potuto avere contenuto diverso da quello in concreto adottato. L'istituto del preavviso di rigetto ha lo scopo di consentire all'interessato di interloquire sulle ragioni ostative all'accoglimento della sua istanza, prima dell'adozione del provvedimento finale, al fine di contribuire a una diversa determinazione dell'Amministrazione attraverso la ponderazione di tutti gli interessi in campo e determinando una possibile riduzione del contenzioso. Pertanto, la mancata comunicazione del preavviso di rigetto in un procedimento a istanza di parte, come quello relativo al rilascio di un visto di ingresso, comporta l'illegittimità del provvedimento di diniego, il quale deve essere annullato, salvi i successivi provvedimenti dell'Amministrazione, previo contraddittorio con l'interessato ai sensi dell'art. 10-bis della l.n. 241/1990. L'Amministrazione, nell'adottare il nuovo provvedimento, dovrà valutare attentamente tutti gli elementi fattuali e giuridici dedotti dall'interessato, anche in relazione alla sussistenza del rischio migratorio, che costituisce il fondamento sostanziale del diniego, senza che possa essere addotta la mera insufficiente conoscenza, da parte del richiedente, delle condizioni del lavoro in Italia.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/07/2024

N. 13600/2024 REG.PROV.COLL.

N. 05834/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5834 del 2023, proposto dal -OMISSIS-, rappresentato e difeso dall’avv. Vito Conte, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria
ex lege
in Roma, via dei Portoghesi, 12;
il Ministero dell’Interno, non costituito in giudizio;

per l’annullamento

del provvedimento dell’Ambasciata italiana ad Islamabad n. -OMISSIS-, recante il diniego del visto di ingresso per …

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