Cassazione penale Sez. I sentenza n. 20530 del 28 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:20530PEN

Massima

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Il reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 può essere configurato anche in presenza di un'organizzazione criminale non particolarmente complessa o articolata, purché idonea a realizzare in modo permanente il programma delinquenziale. La partecipazione all'associazione può essere desunta anche dalla commissione di singoli episodi di cessione di droga, qualora essi siano espressione non occasionale dell'adesione al sodalizio e della volontà di contribuire al suo sviluppo illecito. Pertanto, il ruolo di stabile fornitore di stupefacenti svolto dall'imputato, comprovato da intercettazioni e dichiarazioni di altri partecipi, è sufficiente a integrare la sua responsabilità per il reato associativo, a prescindere dal numero di episodi di spaccio accertati. Inoltre, l'ingente quantità di droga trattata, desumibile dalla rilevante debitoria del gruppo criminale verso l'imputato, giustifica l'applicazione dell'aggravante prevista dal comma 3 dell'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990. Infine, il mancato riconoscimento della continuazione tra diverse condotte associative può essere motivato sulla base del criterio temporale, qualora le stesse risultino distanti nel tempo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO ((omissis)) del 08/05/2 -

Dott. BONITO Francesco M.S. rel. Consigliere SENTE -

Dott. CAPOZZI ((omissis)) N. -

Dott. CASSANO ((omissis)) REGISTRO GENER -

Dott. LA POSTA ((omissis)) N. 30073/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1061/2004 CORTE APPELLO di CAGLIARI, del 23/09/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 08/05/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO MARIA SILVIO BONITO;

udito il P.G. in persona del Dott. D'ANGELO Giovanni che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con se…

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