Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dalle ditte titolari di concessioni pluriennali sull'arenile del Comune di Campomarino avverso le autorizzazioni all'occupazione anticipata dell'arenile rilasciate dal Comune a favore di altri soggetti, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'interesse all'annullamento di provvedimenti temporanei, già esauriti al momento della proposizione del ricorso, è venuto meno, rendendo inammissibile la domanda di annullamento. Tuttavia, permane l'interesse alla pronuncia sui profili risarcitori e all'effetto conformativo della sentenza per il futuro operato dell'Amministrazione. 2. La domanda risarcitoria è inammissibile per mancanza di prova del danno, non potendo essere surrogata dalla richiesta di una consulenza tecnica d'ufficio, essendo onere del ricorrente fornire elementi concreti a supporto della propria pretesa. 3. L'utilizzo da parte del Comune delle autorizzazioni di occupazione anticipata ex art. 38 cod. nav., in luogo delle concessioni temporanee, costituisce uno strumento improprio finalizzato ad eludere le prescrizioni procedimentali previste per il rilascio delle concessioni, in particolare l'acquisizione del parere regionale. 4. Tuttavia, l'accoglimento del ricorso per vizi formali non comporta un effetto conformativo vincolante per l'Amministrazione, la quale resta libera di avviare un nuovo procedimento per il rilascio di provvedimenti concessori relativi alle prossime stagioni, in seguito ad un nuovo ed autonomo apprezzamento. Pertanto, in assenza di un interesse concreto ed attuale all'annullamento dei provvedimenti impugnati e di un effetto conformativo significativo della pronuncia, il ricorso deve essere dichiarato inammissibile.