Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 5577 del 14 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:5577PEN

Massima

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La confisca dei beni del proposto in un procedimento di prevenzione è legittima quando risulti la sproporzione tra i redditi dichiarati e il patrimonio posseduto, anche se formalmente intestato a familiari conviventi, in assenza di adeguata prova della legittima provenienza dei beni, essendo onere di questi ultimi dimostrare l'esclusiva disponibilità degli stessi. La presunzione di riconducibilità dei beni al proposto, in ragione della sua attività illecita, può essere superata solo attraverso una rigorosa dimostrazione della loro provenienza da fonti lecite, non essendo sufficienti mere giustificazioni o atti privi di data certa. Il giudice di merito, nel valutare la prova, deve tenere conto di tutti gli elementi indiziari, come la contestualità degli acquisti rispetto all'attività delittuosa, l'assenza di redditi autonomi dei familiari e la loro concreta gestione dei beni, per affermare il nesso di pertinenzialità tra il patrimonio e l'illecito. Il sindacato di legittimità sui provvedimenti di prevenzione è limitato alla sola violazione di legge, senza possibilità di estendersi al controllo sulla adeguatezza e coerenza logica della motivazione, salvo i casi di manifesta illogicità o assenza di apparato argomentativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. FAZIO Anna Maria - rel. Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. Di. Ma. Le. ;

2. Di. Ma. Vi. ;

3. Mo. An. ;

avverso decreto della Corte di Appello di Napoli del 1 ottobre 2009;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e i ricorsi;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. FAZIO Anna Maria;

letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. GIALANELLA Antonio, che ha concluso chiedendo annullarsi con rinvio il decreto con riguardo alla posizione di Di. Ma. Vi. ed M…

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