Cassazione penale Sez. III sentenza n. 24907 del 15 giugno 2015

ECLI:IT:CASS:2015:24907PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il porto di oggetti idonei all'offesa, anche se non espressamente concepiti per l'aggressione alla persona, costituisce reato ai sensi dell'art. 4, comma 2, della Legge n. 110 del 1975, purché avvenga senza giustificato motivo, essendo irrilevante la concreta prospettabilità di una loro utilizzazione per l'offesa alla persona. Inoltre, il vincolo della continuazione tra reati non può essere riconosciuto sulla base del mero movente o di una scelta delinquenziale di vita, essendo necessaria la prova di una previa ideazione unitaria del disegno criminoso. La mancata correlazione tra le ragioni argomentate dalla decisione impugnata e quelle poste a fondamento dell'impugnazione determina l'inammissibilità del ricorso per genericità del motivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. MULLIRI Guicla - rel. Consigliere

Dott. SAVINO Mariapia G. - Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), Nato in (OMISSIS);

imputato articolo 73 Testo Unico stup., Legge n. 110 del 1975, articolo 4, articoli 477, 482 e 497 bis c.p..

avverso la sentenza della Corte d'Appello di Brescia, del 16.7.14;

Sentita la relazione del cons. MULLIRI Guicla;

Sentito il P.M., nella persona del P.G. dott. CANEVELLI Paolo che ha chiesto una declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Vicenda processuale e provvedimento impugna…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.