Cassazione penale Sez. III sentenza n. 31314 del 17 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:31314PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condotta di "propaganda" di idee fondate sulla superiorità o sull'odio razziale, ai sensi della normativa penale in materia di discriminazione razziale, consiste nella divulgazione di opinioni finalizzata ad influenzare il comportamento o la psicologia di un vasto pubblico ed a raccogliere adesioni, integrando il reato anche quando le condotte, tenuto conto del mezzo usato per la diffusione, siano idonee a ottenere consensi e a determinare comportamenti discriminatori fondati sulla superiorità di una razza, a prescindere dalla prova della concreta idoneità a ricevere consensi. L'odio razziale o etnico, inoltre, è integrato non da qualsiasi sentimento di generica antipatia, insofferenza o rifiuto riconducibile a motivazioni attinenti alla razza, alla nazionalità o alla religione, ma solo da un sentimento idoneo a determinare il concreto pericolo di comportamenti discriminatori, mentre la discriminazione per motivi razziali è quella fondata sulla qualità personale del soggetto, non sui suoi comportamenti. Nell'interpretazione di tali elementi normativi, il giudice deve operare un contemperamento tra i principi di pari dignità e di non discriminazione, con quello di libertà di espressione, valorizzando l'esigenza di accertare la concreta pericolosità del fatto. La determinazione della pena, nel rispetto dei criteri di cui all'art. 133 c.p., è rimessa alla discrezionalità del giudice di merito, la cui motivazione è immune da vizi logici o di diritto, se congrua e adeguata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. SOCCI Angelo Matt - Consigliere

Dott. GAI Emanue - rel. Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/05/2016 della Corte d'appello di Brescia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott.ssa Emanuela Gai;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. Molino Pietro, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'impugnata sentenza, la Corte d'appello di Brescia, in parziale riforma de…

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