Cassazione penale Sez. V sentenza n. 26511 del 22 settembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:26511PEN

Massima

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Il documento pubblico fidefaciente, redatto da un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, è dotato di particolare affidabilità probatoria in quanto destinato ab initio alla prova di fatti caduti sotto la sua diretta percezione. La falsità ideologica in tale documento, consistente nell'attestazione di circostanze non corrispondenti al vero, lede il bene giuridico della fede pubblica, indipendentemente dalla corrispondenza del contenuto del documento ai fatti realmente accaduti. Ciò in quanto la sottoscrizione, quale elemento essenziale del documento pubblico, attesta la provenienza del suo contenuto dal pubblico ufficiale che ne certifica la veridicità. Pertanto, la falsità della sottoscrizione, anche in assenza di alterazione del contenuto, integra il reato di falso ideologico in atto pubblico fidefaciente, in quanto idonea a compromettere l'affidabilità del documento quale mezzo di prova. La valutazione della sussistenza del dolo del pubblico ufficiale autore della falsa attestazione deve essere effettuata sulla base di un complessivo apprezzamento degli elementi di fatto, senza che sia necessaria la prova di una specifica consapevolezza della falsità della sottoscrizione apposta da un altro pubblico ufficiale. Inoltre, l'annotazione di servizio redatta dal pubblico ufficiale per riferire all'autorità giudiziaria sull'attività svolta nell'esercizio delle sue funzioni è atto pubblico fidefaciente, in quanto destinato ab initio alla prova di fatti caduti sotto la sua diretta percezione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - rel. Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/02/2019 della CORTE APPELLO di TRIESTE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere SCORDAMAGLIA IRENE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore LOY MARIA FRANCESCA;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita' di entrambi i ricorsi.
udito il difensore:
L'avvocato (OMISSIS), quale sostituto process…

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