Cassazione penale Sez. III sentenza n. 900 del 13 gennaio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:900PEN

Massima

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Il reato di vendita di prodotti industriali con segni mendaci, di cui all'art. 517 c.p., è configurabile quando i segni apposti sulla merce, pur non essendo contraffatti, risultano idonei a trarre in inganno il consumatore sulle caratteristiche essenziali del prodotto, senza che sia necessaria la registrazione o il riconoscimento del marchio, né la concreta induzione in errore dell'acquirente. La semplice imitazione del marchio, purché idonea a generare confusione nell'acquirente, è sufficiente a integrare tale fattispecie delittuosa, la quale mira a tutelare l'ordine economico e la correttezza dei traffici commerciali, a differenza del reato di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi di cui all'art. 474 c.p., che ha per oggetto la tutela della fede pubblica e richiede la contraffazione o l'alterazione del marchio. Pertanto, la diversa qualificazione giuridica operata dal giudice di appello, pur in assenza della prova della contraffazione, è legittima e adeguatamente motivata, non essendo necessario accertare la concreta induzione in errore dell'acquirente, ma solo l'idoneità dei segni distintivi a trarre in inganno. Tuttavia, la determinazione di una pena finale maggiore di quella indicata dal primo giudice, senza adeguata motivazione, comporta l'annullamento della sentenza per violazione del divieto di reformatio in pejus, salvo che il reato non risulti estinto per intervenuta prescrizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. GRILLO Renato - Consigliere

Dott. MULLIRI Guicla - Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS), N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2706/2007 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 23/11/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 29/11/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCA RAMACCI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Baglione Tindari, che ha concluso per l'annullamento con rinvio relativamente al primo punto;

udito il difensore avv. (OMISSIS) di (OMISSIS).

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO…

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