Cassazione penale Sez. II sentenza n. 39033 del 8 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:39033PEN

Massima

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L'aggravante del danneggiamento per violenza alla persona o minaccia sussiste solo quando vi sia contestualità tra l'azione di danneggiamento e la condotta violenta o minacciosa, in quanto la ratio dell'aumento di pena e della procedibilità d'ufficio risiede nella maggiore pericolosità manifestata dall'agente nell'esecuzione del reato. Pertanto, non è sufficiente la mera contestazione di un reato di lesioni personali nel capo di imputazione, essendo necessario che emerga univocamente la contestualità tra i due episodi, anche in presenza dell'articolo 81 c.p. In assenza di tale contestualità, il danneggiamento non può essere considerato aggravato dalla violenza e rimane perseguibile a querela di parte.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita Bian - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della Generale della Repubblica presso la Corte d'Appello di Ancona;

nei confronti di:

1) De. An. Pa. (nato il (OMESSO));

avverso la sentenza del Tribunale monocratico di Macerata del 18.05.2007;

udita in Pubblica Udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. M.B. Taddei;

Udito il Sostituto Procuratore Generale Dott. Enrico Delehaye, che ha concluso per l'annullamento della sentenza …

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