Il sequestro di persona a scopo di estorsione si configura quando la condotta criminosa consiste nella privazione della libertà personale di una persona, finalizzata a conseguire un ingiusto profitto come prezzo della liberazione, anche quando tale pretesa trae origine da un precedente rapporto illecito tra sequestratore e vittima. La limitazione della libertà personale può consistere non solo in una costrizione fisica assoluta, ma anche in una compressione della libertà di movimento e di comunicazione derivante da una situazione di intimidazione e sottomissione della vittima, creata attraverso l'uso di violenza fisica e psichica. Ciò esclude la possibilità di riqualificare il fatto come esercizio arbitrario delle proprie ragioni o violenza privata, in quanto la trasmodante violenza usata, tale da andare oltre ogni intento ragionevole di far valere un preteso diritto, integra gli estremi del sequestro di persona a scopo di estorsione, reato complesso che si compone di una parte oggettiva comportamentale e di una parte soggettiva teleologica.