Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Latina sentenza n. 476 del 2017

ECLI:IT:TARLT:2017:476SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di rigetto di una domanda di condono edilizio può essere legittimamente revocato dall'amministrazione competente, determinando la cessazione della materia del contendere nel giudizio promosso avverso tale provvedimento. In tali casi, le spese del giudizio devono essere poste a carico dell'amministrazione resistente, in applicazione del principio di soccombenza virtuale. Il provvedimento di rigetto di una domanda di condono edilizio, pur essendo legittimo al momento dell'adozione, può essere successivamente revocato dall'amministrazione competente, qualora emergano nuovi elementi o circostanze che ne giustifichino l'annullamento. La revoca del provvedimento impugnato determina la cessazione della materia del contendere nel giudizio promosso avverso tale atto, comportando la condanna dell'amministrazione al pagamento delle spese processuali in applicazione del principio di soccombenza virtuale. Ciò in quanto, nonostante l'originaria legittimità del provvedimento, l'amministrazione ha riconosciuto l'erroneità della propria precedente determinazione, ponendo fine al contenzioso. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'amministrazione, pur avendo adottato legittimamente un provvedimento di rigetto di una domanda di condono edilizio, può successivamente revocarlo qualora emergano nuovi elementi o circostanze che ne giustifichino l'annullamento. In tali casi, la revoca del provvedimento impugnato determina la cessazione della materia del contendere nel giudizio promosso avverso tale atto, comportando la condanna dell'amministrazione al pagamento delle spese processuali in applicazione del principio di soccombenza virtuale. Ciò in quanto, nonostante l'originaria legittimità del provvedimento, l'amministrazione ha riconosciuto l'erroneità della propria precedente determinazione, ponendo fine al contenzioso.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/09/2017

N. 00476/2017 REG.PROV.COLL.

N. 00578/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

sezione staccata di Latina (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 578 del 2010, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Latina, via Neghelli n. 58;

contro

Comune di Terracina, in persona del Sindaco p. t., non costituito in giudizio;

per l'annullamento

del provvedimento prot. n. 19055 del 31.3.2010, notificato il 6.4.2010, con il quale il Comune di Terracina non ha accolto la domanda di sanatoria prot. 80007 del 7.1.2004 ex lege 326/2003, avente ad oggetto un fabbricato bifamiliare con annesse tettoie realizzato in ((omissis)) km 9,800;

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