Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11620 del 23 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:11620PEN

Massima

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Il provvedimento di confisca dei beni ai sensi della legge antimafia può essere legittimamente disposto quando sia accertata, sulla base di elementi di prova concreti e specifici, l'illiceità ontologica dell'intero patrimonio del proposto, derivante direttamente o indirettamente da attività criminali di stampo mafioso, a prescindere dalla dimostrazione di una formale condanna per il reato di associazione mafiosa. Tale accertamento può fondarsi sulle concordanti dichiarazioni di più collaboratori di giustizia che riferiscano in modo dettagliato circa i concreti appoggi e i vantaggi illeciti ottenuti dal proposto nell'ambito della sua attività imprenditoriale, nonché sulla palese sproporzione tra i redditi dichiarati e il valore dei beni acquisiti, in assenza di idonee giustificazioni circa la legittima provenienza delle risorse impiegate. In tali ipotesi, il giudice non è tenuto a individuare puntualmente la specifica attività illecita da cui ciascun bene derivi, essendo sufficiente l'accertamento dell'origine illecita dell'intero patrimonio, che legittima la confisca dell'intero compendio. Il procedimento di prevenzione patrimoniale è autonomo e distinto rispetto al procedimento penale, sicché l'esito di quest'ultimo non condiziona necessariamente le determinazioni del giudice della prevenzione, il quale può legittimamente disporre la confisca sulla base di elementi probatori autonomi, anche in assenza di una sentenza definitiva di condanna per il reato di associazione mafiosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi P. - rel. Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera Maria S - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SC. AL. N. IL (OMESSO);

2) SC. CA. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 8/2008 CORTE APPELLO di CALTANISSETTA, del 29/12/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUIGI PIETRO CAIAZZO;

lette le conclusioni del P.G. Dott. GIALANELLA Antonio che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con decreto in data 24.10.2007 il Tribunal…

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