Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 421 del 2016

ECLI:IT:TARCT:2016:421SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo che si limita a sollecitare l'esercizio di un potere discrezionale da parte di un'altra amministrazione, senza incidere direttamente sulla sfera giuridica del destinatario, ha natura meramente endoprocedimentale e non è autonomamente impugnabile per difetto di interesse. L'interesse a ricorrere, infatti, presuppone che l'atto impugnato sia idoneo a ledere in modo diretto ed immediato la situazione giuridica soggettiva del ricorrente, circostanza che non ricorre nel caso di un provvedimento che si limita a stimolare l'esercizio di un potere altrui, senza produrre effetti immediati sulla posizione del destinatario. In tali ipotesi, il ricorso è dichiarato inammissibile per carenza di interesse, in quanto l'atto impugnato non è suscettibile di arrecare una lesione diretta ed attuale alla sfera giuridica del ricorrente. La pronuncia di inammissibilità per difetto di interesse non comporta alcuna valutazione nel merito della legittimità dell'atto, ma si fonda esclusivamente sulla mancanza dei presupposti processuali per l'impugnazione. Pertanto, la declaratoria di inammissibilità del ricorso non preclude al destinatario del provvedimento endoprocedimentale la possibilità di impugnare, in un momento successivo, l'atto conclusivo del procedimento, qualora questo risulti lesivo dei propri interessi. In tale ipotesi, il ricorrente potrà far valere anche i vizi del provvedimento presupposto, in quanto l'impugnazione del provvedimento finale consente di superare il difetto di interesse che aveva determinato l'inammissibilità del ricorso avverso l'atto endoprocedimentale.

Sentenza completa

N. 00278/2014
REG.RIC.

N. 00421/2016 REG.PROV.COLL.

N. 00278/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 278 del 2014, proposto da:
Corrado Paolo Musso, Roberto Musso, Corrado Diamante, Corradina Costanzo e Roberto Diamante tutti rappresentati e difesi dall'avv. Giuseppe Gennaro, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Salvatore Vittorio in Catania, Via Milano, n. 6;

contro

Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente della Regione Siciliana, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catania, domiciliataria per legge in Catania, via Vecchia Ognina, n. 149;
Comune di Noto…

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