Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10381 del 6 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:10381PEN

Massima

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La pubblicazione di una notizia falsa e diffamatoria, anche se tratta da un documento redatto da terzi, integra il reato di diffamazione a carico del direttore responsabile e del giornalista che l'hanno divulgata, in quanto hanno il dovere di verificare la veridicità delle informazioni prima della loro diffusione, essendo responsabili per la violazione dei doveri di prudenza e diligenza nell'esercizio della professione giornalistica. La falsità oggettiva della notizia, accertata anche in assenza del documento originale, attesta implicitamente il carattere diffamatorio dell'informazione, che lede la reputazione della persona offesa attribuendole condotte professionali negligenti e dannose. Il giudice di merito può desumere la responsabilità del direttore responsabile anche sulla base di una valutazione complessiva degli elementi di fatto, senza necessità di una specifica motivazione sulla sua posizione autonoma rispetto all'autore primario della diffamazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luig - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacom - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Anton - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) GR. PA. N. IL (OMESSO);

2) OR. AL. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 23/06/2008 CORTE APPELLO di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SANDRELLI GIAN GIACOMO.

IN FATTO

Il Tribunale di Roma ha condannato il Direttore responsabile del quotidiano "(OMESSO)", GR.Pa. ed il giornalis…

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