Cassazione penale Sez. III sentenza n. 37597 del 3 ottobre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:37597PEN

Massima

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Il genitore che abusa della propria autorità e posizione dominante per costringere il figlio minorenne a subire atti sessuali commette il reato di violenza sessuale, a prescindere dalla sussistenza di una presunzione assoluta di violenza. Ciò in quanto l'abuso dell'autorità genitoriale, integrando una forma di costrizione morale e psicologica, è sufficiente a configurare la violenza sessuale di cui all'art. 609-bis c.p., senza necessità di ricorrere alla fattispecie attenuata di atti sessuali con minorenne di cui all'art. 609-quater c.p. La valutazione della gravità del fatto e delle conseguenze psichiche per la vittima, nonché il bilanciamento tra le circostanze attenuanti e aggravanti, rientrano nell'ambito di discrezionalità del giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità se adeguatamente motivato e non manifestamente illogico. Inoltre, l'aumento di pena per la continuazione tra i reati, anche quando non espressamente contestata, rientra nel potere interpretativo della sentenza di secondo grado, senza che ciò integri una reformatio in peius.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. ONORATO Pierluigi - est. Consigliere

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. LOMBARDI ((omissis)) - Consigliere

Dott. MARMO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

IT. DO. , nato ad (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1864/07 del 24/5-15/6/2007, pronunciata dalla Corte di Appello di Bologna.

Letti gli atti, la sentenza denunciata ed il ricorso;

udita in Pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udite le conclusioni del P.M., in persona del S. Procuratore Generale Dott. MELONI Vittorio, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

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