Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32393 del 13 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:32393PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza del requisito dell'attualità della pericolosità sociale ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione personale nei confronti di un soggetto indiziato di appartenere ad un'associazione di tipo mafioso, deve procedere ad un accertamento concreto e individualizzato della persistenza della condizione di pericolosità, senza poter fare affidamento su presunzioni o valutazioni meramente astratte fondate sulla mera permanenza del vincolo associativo. A tal fine, il giudice deve esaminare tutti gli elementi di fatto, anche quelli emersi successivamente all'accertamento della partecipazione all'associazione criminale, che siano idonei a dimostrare l'attualità della pericolosità sociale del proposto, tenendo conto anche di eventuali condotte criminali successive al venir meno della detenzione, nonché di comportamenti tenuti durante la sottoposizione a misure alternative. Solo attraverso una motivazione rafforzata, che dia conto di tale complessiva valutazione, è possibile superare il giudicato assolutorio relativo a precedenti reati associativi e giustificare l'applicazione della misura di prevenzione, la quale deve essere proporzionata e adeguata alla concreta pericolosità sociale del soggetto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. CATENA Rossella - rel. Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
in proprio, quale proposto e nella qualita' di erede di (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
nella qualita' di terza interessata;
avverso il decreto emesso dalla Corte di Appello di Catania in data 31/01/2017;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa CATENA Rossella;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale dott.ssa PICARDI…

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