Cassazione penale Sez. II sentenza n. 41433 del 24 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:41433PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo sulla motivazione delle ordinanze di riesame dei provvedimenti restrittivi della libertà personale, verifica esclusivamente la congruenza e la coordinazione logica dell'apparato argomentativo che collega gli indizi di colpevolezza al giudizio di probabile colpevolezza dell'indagato e la valenza sintomatica degli indizi, senza poter sindacare il giudizio ricostruttivo del fatto e gli apprezzamenti del giudice di merito circa l'attendibilità delle fonti e la rilevanza e concludenza dei risultati del materiale probatorio, quando la motivazione sia adeguata, coerente ed esente da errori logici e giuridici. Il controllo di legittimità sulla motivazione delle ordinanze di riesame non può riguardare pretese manchevolezze o illogicità motivazionali rispetto a elementi o argomentazioni difensive in fatto di cui non risulti dimostrata l'avvenuta rappresentazione al tribunale del riesame. Pertanto, il giudice di legittimità non può riesaminare nel merito gli elementi fattuali e probatori posti a fondamento del provvedimento impugnato, né le valutazioni soggettive compiute dal giudice di merito in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, quando la motivazione del provvedimento risulti adeguata e priva di vizi logici o giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. CARRELLI P.d.M. R. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Napoli, sezione del riesame in data 12/3/2012;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Roberto Maria Carrelli Palombi di Montrone;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, dott. STABILE Carmine, che ha concluso chiedendo che il ricorso…

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