Cassazione penale Sez. III sentenza n. 23857 del 28 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:23857PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La responsabilità penale per il reato di traffico di stupefacenti può essere affermata sulla base di un complesso di elementi indiziari, anche in assenza di prova diretta della cessione della sostanza, quando tali elementi consentano di ricostruire in modo logico e coerente la condotta illecita dell'imputato. In particolare, la partecipazione a trattative per l'acquisto di ingenti quantitativi di droga, i reiterati contatti e incontri tra gli indagati, le dichiarazioni di complici e le intercettazioni telefoniche, possono costituire prova sufficiente per ritenere integrata la fattispecie criminosa, anche qualora non sia stata accertata l'effettiva consegna dello stupefacente. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione di tali elementi indiziari, purché la motivazione risulti logica, coerente e immune da vizi di manifesta illogicità. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione è limitato alla verifica della congruità e della razionalità dell'apparato argomentativo, senza poter procedere a una nuova valutazione delle risultanze probatorie. Inoltre, il diniego delle circostanze attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato con riferimento alla capacità a delinquere dell'imputato, desunta dalla sua dedizione a sistematici e consistenti traffici di stupefacenti, nonché dalla professionalità della condotta, senza necessità di esaminare analiticamente tutti gli elementi favorevoli e sfavorevoli dedotti dalle parti. Infine, la determinazione della pena nel minimo edittale, anche in relazione a quantitativi ingenti di droga, può ritenersi congrua e adeguatamente motivata, ove si tenga conto delle modalità della condotta e del contesto criminoso in cui essa si inserisce.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - rel. Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/6/2017 della Corte di appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo dichiarare inammissibili i ricorsi;
udite le conclusioni dei difensori dei ricorrenti, Avv. (OMISSIS) ed (OMISSIS), …

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