Cassazione penale Sez. II sentenza n. 20467 del 9 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:20467PEN

Massima

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Il requisito dell'attualità della pericolosità sociale è elemento essenziale per l'applicazione di misure di prevenzione personali nei confronti di indiziati di appartenenza ad associazioni di tipo mafioso. Tale requisito non può essere presunto in modo automatico sulla base della sola condanna per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa o dalla mancata dimostrazione dell'interruzione del rapporto con la consorteria criminale. Al contrario, il giudice è tenuto a valutare specificamente, sulla base di tutti gli elementi di fatto dedotti dalle parti, la persistenza di sintomi di deviazione e la loro prossimità temporale rispetto al momento della decisione, senza poter fare affidamento su mere presunzioni. Ove non emergano tali elementi, l'accertamento dell'attualità della pericolosità sociale dovrà necessariamente fondarsi su una valutazione complessiva delle condizioni di vita e degli interessi in comune del proposto, considerando anche eventuali mutamenti intervenuti, come l'avvenuta assoluzione per taluni reati, la risalenza temporale dei fatti contestati e il decorso di un rilevante periodo di detenzione. Solo all'esito di tale puntuale disamina, il giudice potrà legittimamente applicare la misura di prevenzione, essendo precluso ogni automatismo di giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - rel. Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentato ed assistito dall'avv. (OMISSIS), di fiducia, avverso il decreto emesso dalla Corte d'appello di Catanzaro, sezione misure di prevenzione, n. 37/2016, in data 15/02/2017;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Andrea Pellegrino;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale De Masellis Mariella, che ha concluso chieden…

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