Il mancato deposito, nel termine perentorio di venti giorni dalla notificazione del ricorso per cassazione, della copia autentica della sentenza impugnata, comporta l'improcedibilità del ricorso stesso, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese di lite. Tale onere di deposito tempestivo della sentenza impugnata costituisce un presupposto processuale inderogabile per la validità e l'ammissibilità del ricorso per cassazione, in quanto finalizzato a consentire alla Corte di Cassazione l'esame del provvedimento giurisdizionale oggetto di impugnazione. Il rispetto di tale adempimento formale è essenziale per la corretta instaurazione del giudizio di legittimità e la sua mancata osservanza determina l'improcedibilità del ricorso, a prescindere dalla fondatezza o meno dei motivi di impugnazione dedotti. La declaratoria di improcedibilità del ricorso per cassazione per omesso deposito della sentenza impugnata comporta altresì la condanna del ricorrente al pagamento delle spese del giudizio di legittimità, in applicazione del principio della soccombenza.