Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 28112 del 19 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:28112PEN

Massima

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Il reato di omessa esibizione di beni pignorati di cui all'art. 388, commi 3 e 4, c.p. si configura a carico di chiunque, in qualità di proprietario o custode di beni sottoposti a pignoramento, ometta di esibirli all'ufficiale giudiziario nel luogo e nel giorno indicatigli, a prescindere dalla titolarità formale del diritto di proprietà, essendo sufficiente la disponibilità materiale del bene. La responsabilità penale dell'imputato deriva dall'affidamento alla sua custodia del bene staggito, indipendentemente dalla sua qualità di proprietario, socio o avente altro rapporto organico con il soggetto formalmente intestatario del bene. La pena, determinata in misura prossima al minimo edittale, tiene conto della condotta dell'imputato, della sua incensuratezza e dell'assenza di prova di una sua concreta attività di sottrazione o dispersione del bene, ferma restando l'inammissibilità di censure generiche avverso il trattamento sanzionatorio e la richiesta di applicazione di pena sostitutiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. AGRO' ((omissis)) - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

CE. Sa. , n. a (OMESSO);

avverso la sentenza in data 9 luglio 2009 della Corte di appello di Napoli;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. CONTI Giovanni;

Udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale dott. DELEHAYE Enrico, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

FATTO E DIRITTO

Con la…

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