Cassazione civile Sez. I ordinanza n. 9576 del 18 aprile 2018

ECLI:IT:CASS:2018:9576CIV

Massima

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Il decreto ingiuntivo, privo della dichiarazione di esecutorietà ai sensi dell'art. 647 c.p.c. al momento del fallimento del debitore, non è passato in giudicato formale e sostanziale e non è opponibile al fallimento, neppure nell'ipotesi in cui tale dichiarazione di esecutorietà intervenga successivamente, in quanto, intervenuto il fallimento, ogni credito deve essere accertato nel concorso dei creditori ai sensi della legge fallimentare. Tuttavia, il creditore può dimostrare la certezza e l'anteriorità della data di un documento, idoneo a provare il proprio credito, anche attraverso fatti equipollenti a quelli previsti dall'art. 2704 c.c., come la produzione del documento in un diverso giudizio precedente al fallimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGILIO ((omissis)) - Presidente

Dott. TERRUSI Francesco - Consigliere

Dott. PAZZI Alberto - Consigliere

Dott. VELLA Paola - Consigliere

Dott. ((omissis)) - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso n.r.g. 6440/2013 proposto da:
(OMISSIS) s.r.l. (p. iva (OMISSIS)), con sede in (OMISSIS), in persona del legale rappresentante pro tempore, Cav. (OMISSIS), rappresentata e difesa, giusta procura speciale apposta a margine del ricorso, dagli Avvocati (OMISSIS), con i quali elettivamente domicilia presso lo studio di quest'ultimo in (OMISSIS).
- ricorrente -
contro
FALLIMENTO (OMISSIS) s.r.l. (p. iva (OMISSIS)), in persona del curatore Avv. (OMISSIS).
- intimata -
avverso il decreto del TRIBUNALE DI CAT…

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