Il reato di violenza sessuale di cui all'art. 609-bis c.p. si configura anche in presenza di condotte di toccamento non casuale dei glutei della vittima, ancorché sopra i vestiti, in quanto tali comportamenti sono idonei a compromettere la sfera sessuale della persona offesa e ad appagare gli istinti erotici dell'autore, a prescindere dalla durata degli atti e dalla loro reiterazione, purché non si tratti di meri atti di corteggiamento invasivo e insistito, rientranti nella fattispecie di molestia sessuale di cui all'art. 660 c.p. Pertanto, la valutazione di attendibilità della persona offesa, effettuata in modo razionale ed esauriente dai giudici di merito sulla base di tutte le fonti probatorie disponibili, non può essere sindacata in sede di legittimità, essendo preclusa al giudice di cassazione la rilettura degli elementi di fatto e l'adozione di nuovi parametri di ricostruzione e valutazione dei fatti, diversi da quelli adottati dal giudice del merito.