Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 14214 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:14214SENT

Massima

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L'occupazione di suolo pubblico per fini commerciali, sebbene eccedente lo spazio autorizzato dal titolo concessorio, non può essere qualificata come "totalmente abusiva" ai fini dell'applicazione della sanzione accessoria della chiusura dell'esercizio prevista dall'Ordinanza sindacale n. 258/2012 e dall'art. 3, comma 16, della Legge n. 94/2009. Infatti, la fattispecie della "occupazione totalmente abusiva" deve essere interpretata restrittivamente, in quanto norma di natura sanzionatoria, e deve essere tenuta distinta dal caso di occupazione "eccedente" rispetto al titolo concessorio, per il quale trovano applicazione le diverse sanzioni previste dal Regolamento Capitolino sulle occupazioni di suolo pubblico. L'Amministrazione, nell'esercizio della discrezionalità riconosciutale dalla legge, ha scelto di limitare l'applicazione della sanzione della chiusura dell'attività ai soli casi di occupazione "totalmente abusiva", come espressamente previsto nell'Ordinanza sindacale, la quale non può essere estesa analogicamente ad ipotesi diverse, come quella di mero ampliamento abusivo dell'occupazione. Pertanto, l'ordine di chiusura dell'attività, emesso in un caso di occupazione eccedente rispetto al titolo concessorio, risulta illegittimo per violazione e falsa applicazione della citata Ordinanza sindacale.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/09/2023

N. 14214/2023 REG.PROV.COLL.

N. 11555/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 11555 del 2023, proposto da Ital Eventi S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Andrea Ippoliti, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, largo Generale Gonzaga del Vodice 4;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Daniela Dante, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento, previa sospensione dell’efficacia,

1. della Determinazione Dirigenziale prot. …

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