Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza breve n. 1304 del 2021

ECLI:IT:TARSA:2021:1304SENB

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Ai sensi dell'art. 167, commi 4 e 5, del d.lgs. n. 42/2004, gli interventi edilizi che determinano la creazione di nuovi volumi o superfici utili, anche interrati, non sono suscettibili di sanatoria paesaggistica in via successiva, in quanto la verifica di compatibilità paesaggistica deve precedere la realizzazione dell'opera. Tale precetto normativo risponde alla ratio di precludere qualsiasi forma di legittimazione del "fatto compiuto", in quanto l'esame di compatibilità paesaggistica deve sempre precedere la realizzazione dell'intervento. Pertanto, sono esclusi dalla possibilità di sanatoria postuma gli interventi che, per la loro consistenza dimensionale e volumetrica, risultino idonei a modificare stabilmente la vincolata conformazione originaria del territorio, indipendentemente dalla loro destinazione d'uso. La nozione di "superficie utile" in ambito paesaggistico deve essere intesa in senso ampio e finalistico, considerando l'impatto dell'intervento sull'originario assetto del territorio, sicché di superficie utile deve parlarsi in presenza di qualsiasi opera edilizia calpestabile o sfruttabile per qualunque uso. Conseguentemente, il diniego di sanatoria paesaggistica e l'ordine di demolizione sono legittimi qualora le opere realizzate in assenza o difformità di autorizzazione paesaggistica abbiano determinato la creazione di nuovi volumi o superfici utili, anche interrati, non essendo tali interventi suscettibili di accertamento postumo di compatibilità paesaggistica.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/05/2021

N. 01304/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00243/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 243 del 2020, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
((omissis)) ed ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune Sacco, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Salerno, via Sichelmanno 8;
Ministero per i Beni e ((omissis))à Culturali - Roma, in persona del legale rappresen…

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