Cassazione penale Sez. I sentenza n. 34133 del 15 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:34133PEN

Massima

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Il giudice dell'esecuzione, nel valutare l'istanza di applicazione della continuazione presentata dal condannato ai sensi dell'art. 671 c.p.p., è tenuto a verificare la sussistenza dei presupposti per il riconoscimento dell'unicità del disegno criminoso, sulla base di un'attenta disamina degli elementi fattuali emergenti dalle sentenze di condanna, senza poter riaprire questioni già definite con precedenti ordinanze esecutive, in assenza di fatti nuovi che giustifichino una diversa valutazione. Il principio di immodificabilità delle ordinanze assunte in sede esecutiva rebus sic stantibus impone al giudice di non discostarsi dalle precedenti statuizioni, salvo il sopravvenire di elementi di novità che consentano di superare la preclusione. Pertanto, il giudice dell'esecuzione, nel rigettare l'istanza di continuazione, deve fornire una motivazione congrua e logica, che dia conto dell'assenza di un nesso teleologico tra i reati oggetto di separata condanna, sulla base di una puntuale analisi delle risultanze processuali, senza poter essere censurato in sede di legittimità per un mero diverso apprezzamento dei fatti, in assenza di vizi logico-giuridici nell'iter argomentativo seguito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIANI Vincenzo - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - rel. Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 13/06/2019 del TRIBUNALE di BERGAMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. LIUNI TERESA;
lette le conclusioni scritte del Procuratore generale, Dr. EPIDENDIO TOMASO, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale di Bergamo, in funzione di giudice dell'esecuzione, ha dichiarato inammissibile l'istanza di applicazione della…

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