Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34036 del 15 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:34036PEN

Massima

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La durata delle pene accessorie previste per il reato di bancarotta fraudolenta, per le quali la legge stabilisce un limite di durata minimo e massimo, deve essere determinata in concreto dal giudice in base ai criteri di cui all'articolo 133 del codice penale, e non può essere rapportata alla durata della pena principale inflitta ai sensi dell'articolo 37 del codice penale. Ciò in quanto la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della disposizione di cui all'articolo 216, ultimo comma, della legge fallimentare, nella parte in cui prevedeva una durata fissa di dieci anni per l'inabilitazione all'esercizio di un'impresa commerciale e l'incapacità di esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa. In conseguenza di tale intervento del Giudice delle leggi, la durata delle pene accessorie per le quali la legge stabilisce, in misura non fissa, un limite di durata minimo ed uno massimo, ovvero uno soltanto di essi, deve essere determinata in concreto dal giudice in base ai criteri di cui all'articolo 133 del codice penale, e non può essere conservata una pena determinata in relazione ad una cornice edittale prevista da una norma dichiarata incostituzionale e, quindi, inesistente sin dalla sua origine, in quanto non conforme al principio costituzionale di proporzione tra offesa e pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. BELMONTE ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. MAURO Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 03/05/2019 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GUARDIANO ALFREDO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore ORSI LUIGI.
FATTO E DIRITTO
1. Con la sentenza di cui in epigrafe la corte di appello di Roma in riforma della sentenza con cui il tribunale di Roma, in data 14.11.2017, aveva condannato (OMISSIS) alle pene, principal…

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