Cassazione penale Sez. I sentenza n. 43257 del 1 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:43257PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso richiede la prova di un ruolo dinamico e funzionale dell'indagato nell'ambito del sodalizio criminale, tale da implicare una stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo della consorteria, in esplicazione della quale l'interessato prende parte al fenomeno associativo rimanendo a disposizione dell'ente per il perseguimento dei comuni fini illeciti. La mera appartenenza gerarchica o la semplice vicinanza all'organizzazione non sono di per sé sufficienti a far presumere la responsabilità dell'indagato per i reati fine commessi da altri membri del sodalizio, essendo necessario accertare il suo effettivo e consapevole contributo, causalmente rilevante, alla realizzazione delle specifiche condotte criminose. Analogamente, per il concorso dell'indagato nei reati fine, occorre una puntuale e dettagliata motivazione che individui il suo specifico apporto morale e materiale in relazione a ciascuna condotta illecita contestata, senza poter desumere automaticamente tale contributo dalla mera partecipazione all'associazione mafiosa o dai legami familiari o di altro genere con gli altri sodali. La motivazione deve pertanto essere completa e coerente nel rappresentare, in modo chiaro e logico, gli elementi probatori che giustificano l'addebito di responsabilità per ciascuna imputazione, senza lacune o carenze che inficino la tenuta complessiva del discorso giustificativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONITO Francesco M. - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 16/06/2017 del TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SIANI VINCENZO;
lette/sentite le conclusioni del P.G. Dott. GALLI MASSIMO;
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto del ricorso.
Uditi i difensori:
E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di REGGIO CALABRIA che conclude per l'annullamento dell'ordinanza impugnata.
E' presente l'avvocato (OMISSIS) de…

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