Cassazione penale Sez. I sentenza n. 34931 del 27 settembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:34931PEN

Massima

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Il concorso morale nell'omicidio può essere integrato dalle convergenti dichiarazioni di più collaboratori di giustizia, anche in assenza di riscontri esterni individualizzanti, purché le loro narrazioni siano caratterizzate da spontaneità, specificità e reciproca indipendenza, riferendo circostanze compatibili con il quadro indiziario complessivo e con gli elementi oggettivi accertati. Il movente, pur rilevante, non è l'unico elemento indiziario da valutare, essendo sufficiente che le dichiarazioni accusatorie convergano sul nucleo centrale e significativo della questione fattuale da decidere, senza necessità di una completa sovrapponibilità degli elementi forniti dai dichiaranti. Pertanto, la valutazione di attendibilità e gravità indiziaria compiuta dal giudice di merito, se adeguatamente motivata nel rispetto dei principi di diritto, non può essere sindacata in sede di legittimità, se non per vizi logici o di conformità ai canoni legali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

MA. GI. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 8011/2010 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 18/10/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIA LA POSTA;

sentite le conclusioni del PG, Dott. Fraticelli M. che ha chiesto il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. Cerabona M. e R. Quaranta che hanno domandato l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con provvedimento…

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